Non sistemarla, in molti casi, è la miglior soluzione. Un’automobile che non è più in grado di circolare, infatti, porta con sé tanti e tali problemi che, pur essendoci attaccati, è bene sostituirla. Questo, principalmente per evitare guai peggiori. Un mezzo non a punto, infatti, non garantisce i medesimi standard di veicolo in perfetta efficienza; un’automobile sì sistemata, ma non al meglio, non offre le stesse prestazioni che invece avrebbe offerto se fosse a puntino.
Se l’incidente è stato grave, insomma, inutile inventarsi tanti progetti. Vendere auto incidentata è l’unica via da percorrere, quand’anche questo significasse aprire una questione emotiva derivante dall’attaccamento che noi inevitabilmente abbiamo creato da quando ne siamo entrati in possesso.
Una semplice riflessione, insomma, vale più di mille discorsi. Riparare un’auto incidentata costa molto e, per farlo, deve proprio valerne la pena. Diversamente, meglio guardare altrove.
Vendere il mezzo sinistrato per acquistarne uno nuovo
Il mercato automobilistico che noi conosciamo ha proposte per ogni tasca e per ogni soluzione d’acquisto. Questo è il primo punto da considerare quando si pensa all’opportunità, o meno, di riparare un mezzo che ha subito un sinistro.
Rispetto a qualche anno fa, l’acquisto di una macchina non è più così problematico; di conseguenza, esistono mille formule per consentire di farlo senza timore che, sul più bello, qualcuno possa rovinare l’opportunità. Che uno abbia una busta paga propriamente detto, che il lavoro non sia fisso, ormai poco importa. Si tratta, infatti, di approfondire la questione e non fermarsi al primo intoppo.
Vendere auto incidentata, in questo contesto, è il primo passo da fare. Che sia inservibile, oppure ancora parzialmente attiva, essenziale sarà rivolgersi a chi di questo mestiere ne ha fatto la sua ragione di vita. Una rapida valutazione, una proposta economica da valutare e, se le parti sono d’accordo, l’avvio di tutte le pratiche burocratiche conseguenti. Niente pensieri, pochi problemi ulteriori da affrontare. Se chi gestisce la questione sa cosa fare, tutto andrà via liscio, dal principio alla fine.
Tante motivazioni per non aggiustare un mezzo
Un incidente stradale può portare con sé conseguenze disastrose. Senza entrare nel merito, le più elementari statistiche confermano che viaggiare sulle strade è pericoloso. Lo è per chi è alla guida, lo è per i passeggeri, lo è – anche se si tratta di oggetti inanimati – per i mezzi in circolazione.
A seguito di sinistro, un’auto può diventare perfino inservibile. A quel punto, il dilemma è uno solo: vendere auto incidentata, oppure ripararla? A volte la scelta è possibile. Quando il valore residuo del veicolo è superiore al danno cagionato dall’incidente, andare dal meccanico e dal carrozziere può essere comunque conveniente. In quel momento, la scelta è tutta personale, giacché la bilancia dei costi non obbliga il proprietario a percorrere una strada univoca.
Quando il costo della riparazione è superiore al valore dell’auto, c’è poco da fare: bisogna sostituirla. I motivi possono essere tantissimi: dalla meccanica ormai andata al motore inservibile, i danni riportati possono essere tanti e tali da non consentire una rimessa in strada vantaggiosa per il proprietario. Sono ben più dei cinque già citati nel titolo, ed elencarli sarebbe inutile, se non perfino riduttivo.
Riparazione antieconomica, vendita obbligata
Quando la riparazione è diventata antieconomica, per provare a racimolare qualche euro da quello che, diversamente, sarebbe trattato come un rottame, è fondamentale rivolgersi ad aziende specializzate in questo ambito.
Vendere auto incidentata non è automatico perché prima di farlo bisogna incontrare chi sia in grado di valutarla e, successivamente, abbia la volontà di acquistarla nonostante le sue condizioni.
Un equilibrio difficile, frutto dell’esperienza di chi sa davvero ciò che sta facendo.