L’interesse collettivo verso le energie rinnovabili è in continua ascesa e di questo se ne sono accorti anche i grandi marchi, le multinazionali e tutto il mercato globale in generale. La spinta partita dalle associazioni di categoria, dai gruppi di interesse e dalle manifestazioni spontanee organizzate in giro per il mondo è stata più che benefica anche se siamo in netto ritardo per salvare davvero il pianeta.
Ad ogni modo grazie a fonti di divulgazione come Energie Alternative e alle iniziative messe in atto dai Governi sempre più persone decidono di passare alle energie rinnovabili. Queste esistono praticamente da sempre ma solo in tempi recenti e grazie alle nuove tecnologie sono state formalmente inserite nella nostra routine per dare risposta al nostro bisogno di consumo energetico.
Le energie rinnovabili sono note da sempre
Tra le prime forme di energia rinnovabile c’è quella eolica, utilizzata sin dall’antichità per navigare in mare senza i complessi motori di cui disponiamo oggi. Anche quella geotermica è nota sin dai tempi remoti e veniva utilizzata per riscaldare le abitazioni o godere dei benefici dei siti termali.
Lo stesso discorso vale per la spinta provocata dall’acqua che attivava e attiva ancora oggi le pale dei mulini ad acqua. Insomma queste fonti di energia esistono da sempre e l’uomo le ha utilizzate a proprio vantaggio per compiere azioni di vita di ogni tipo.
Da quando sono subentrati i combustibili fossili, tuttavia, il Pianeta terra non è stato più lo stesso. Fino al 1300 l’energia prodotta e utilizzata dall’uomo era interamente rinnovabile ma, con le rivoluzioni industriali, abbiamo iniziato ad inquinare giorno dopo giorno senza renderci conto di quanto sarebbe accaduto all’intero ecosistema.
Dal carbone al petrolio
Il carbone è sicuramente stato un importante passo avanti per l’efficienza produttiva rispetto agli standard del passato ma questo ha inquinato le città e l’ambiente in modo continuo e costante. Dopo il carbone è arrivato il petrolio, materiale preziosissimo per il cosiddetto secolo breve.
Questo ha comportato importanti cambiamenti sul piano sociale ed economico ma ha spinto il mondo a interrogarsi sul bisogno di sfruttare meglio le energie rinnovabili, ovvero quelle che non comportano inquinamenti di sorta dopo l’utilizzo.
Proprio per questo il novecento è anche il secolo durante il quale si inizia a parlare di “consapevolezza” verso le energie rinnovabili. Le evoluzioni e i grandi passi compiuti compiuti dalla tecnologia ci hanno portati a quello che è il mercato attuale, diviso tra il vecchio sistema a combustione e quello che vuole finalmente liberare il pianeta dagli effetti dei combustibili fossili.
Le energie rinnovabili arrivano a casa
I primi pannelli solari esistono sin dagli anni settanta e solo oggi siamo arrivati ad una presenza più capillare di questa e altre forme di energia rinnovabile all’’interno delle abitazioni. Con gli incentivi statali, gli ecobonus i consumatori hanno finalmente acquisito quella consapevolezza che serviva da tempo per invertire il modo in cui viviamo, consumiamo e inquiniamo.
L’inversione di tendenza sul mercato prevede uno spostamento degli interessi dei consumatori presso ciò che comporta non solo benefici ambientali ma anche economici sui bilanci familiari. È il caso dei pannelli solari che sono in grado di produrre energia sufficiente a vivere oltre ad un avanzo che viene redistribuito sulla rete elettrica pubblica. I primi passi sono compiuti ma è vero anche siamo ancora ben lontani da una definitiva efficienza energetica globale.