Più passa il tempo e più può capitare che mentre si fa una doccia l’acqua diventa improvvisamente gelata e soprattutto in inverno, ma anche in estate può essere fonte di disagio e nervosismo anche perché solitamente per riavere l’acqua calda bisogna aspettare qualche minuto. Per risolvere questo problema le persone cambiano direttamente la caldaia senza sapere che in realtà con basta una periodica manutenzione del suo scambiatore che si può facilmente istruire o addirittura bucarsi a causa del calcare. Gli specialisti di assitenzacaldaieromaeprovincia.it consigliano di pulire lo scambiatore della caldaia perchè è vantaggioso sia a livello economico dato che aumenta notevolmente la longevità dell’elettrodomestico sia a livello pratico poiché non ci si ritroverà più nella situazione in cui mentre si sta facendo una rilassante doccia l’acqua diventa talmente fredda da doversi spostare. Ma vediamo nel dettaglio cos’è una scambiatore e come si pulisce.
Cos’è lo scambiatore
Lo scambiatore è la componente della caldaia in cui avviene il riscaldamento dell’acqua proveniente dalla rete idrica. Questo componente della caldaia può essere monotermico o bitermico. Il primo prevede l’installazione di uno scambiatore primario ed uno secondario, mentre il secondo consente di avere due funzioni in una. Lo scambiatore montermico è a contatto con il bruciatore, componente dove avviene la combustione che garantisce il riscaldamento dell’acqua, ma è necessario un altro scambiatore affinché si possa sfruttare l’acqua riscaldata da quello primario per scaldarne dell’altra e di conseguenza ridurre drasticamente i consumi e il gas che viene messo che è molto inquinante. Quando invece è bitermico avremo un solo scambiatore ad effettuare entrambe le funzioni.
Il problema principale di questa componente è che essa è sempre a contatto con l’acqua ed ovviamente si forma calcare molto facilmente. Il calcare corrode il metallo e crea anche dei depositi che possono provocare danni all’ elettrodomestico, perciò deve essere periodicamente effettuata la pulizia.
Pulizia tramite solvente
Prima di tutto bisogna pulire con costanza le piastra dello scambiatore perché è soprattutto tra quelle che si formano incrostazioni e depositi. La prima soluzione è quella meno drastica e consiste nell’utilizzo di una miscela detergente e anticalcarica apposita da far attraversare all’interno dello scambiatore senza aprirlo. In questo caso l’acqua dovrà circolare fin quando non esce senza lasciare alcuna traccia della miscela utilizzata.
Pulizia manuale
La precedente opzione può non essere sufficiente, soprattutto se lo scambiatore era in pessime condizioni, può non essere sufficiente e quindi bisognerà ricorrere alla pulizia manuale dello scambiatore. In questo caso bisognerà spegnere la caldaia e farla raffreddare per qualche ora solo dopo questo passaggio sarà possibile aprire lo scambiatore. Per smontare lo scambiatore è importante utilizzare il libretto delle istruzioni per farlo nel migliore dei modi possibili e per evitare eventuali danni. Il primo elemento da rimuovere sono le piastra che devono essere pulite con acqua tiepida e strofinandole delicatamente con una spazzola; oppure le piastre possono essere pulite facendovi scorrere un getto d’acqua la cui pressione non supera i 30 bar (un esempio di pulizia manuale). Questa seconda possibilità è più rischiosa ed è fondamentale che il getto sia sempre perpendicolare alle piastre perché queste ultime potrebbero danneggiarsi con molta facilità.
Anche questo tipo di lavaggio in alcuni casi può non bastare e quindi bisognerà procedere con il lavaggio chimico.
Lavaggio chimico
Alcune incrostazioni di calcare potrebbero essere rimosse solo tramite il lavaggio chimico che si effettua rimuovendo la guarnizione dalle piastre dello scambiatore. Esistono prodotti specifici da utilizzare a seconda del tipo di incrostazione presente: si può usare la soda causatica se ci sono depositi di grasso o l’acido nitrico se vi sono masse di calcare. La soda deve essere utilizzata con temperature di 80° e il lavaggio può durare anche 24 ore; mentre l’acido nitrico deve essere applicato con una temperatura di 60° per un’ora di lavaggio.