La Certificazione Unica autonomi conosciuta con il nome di “modello CU” richiama i committenti a dichiarare le proprie ritenute di acconto. Il documento è richiesto per le prestazioni occasionali, i contributi per chi appartiene al regime forfettario e chi riceve compensi o provvigioni in quanto professionisti di un settore specifico. In sostanza,viene raccolto l’importo delle ritenute sui redditi calcolato in un anno solare erogate dagli autonomi.
La compilazione del documento è piuttosto complessa e sbagliare a inserire delle cifre significa incorrere in sanzioni alquanto pesanti. Per questo motivo lo studio Piazza offre servizi di consulenza del lavoro affiancando anche consulenza sulla fiscalità, così da aiutare i lavoratori autonomi a seguire le regole nei termini della legge.
Cos’è la Certificazione Unica autonomi
Ci sono degli aspetti che devono essere tenuti con estrema attenzione soprattutto per quanto riguarda il reperimento dei documenti collegati alla compilazione del modulo. Nonché riconoscere le diverse caratteristiche legate alla tipologia di prestazione offerta che deve essere registrata nella Certificazione Unica autonomi.
Il lavoratore autonomo è una persona che presta i suoi servizi nel ramo dell’arte, dei servizi e delle prestazioni intellettuali. Un formatore che offre consulenza ad aziende o associazioni e non è assunto direttamente da una ditta è un libero professionista che rientra nella categoria degli autonomi. L’appartenenza al regime forfettario o a un altro modello non c’entra con il riconoscimento della figura professionale in tema della Certificazione Unica.
Per cui rientrano nella compilazione del documento sia i redditi espressi nel 730 sia altri redditi che vengono generalmente classificati nella categoria compresa nel modello Redditi. Iniziando, quindi, a compilare la Certificazione Unica autonomi alla voce uno si dovrà inserire fin da subito la causale del rapporto, ovvero il tipo di reddito erogato.
Ogni tipologia reddituale ha una propria causale e si rende quindi necessaria una conoscenza specifica per compilare questa parte oppure il consiglio di un commercialista. La causale può essere formata da una a due lettere dell’alfabeto partendo dalla “B” che concerne per esempio i brevetti industriali, alla lettera “ZO” che riguarda altri redditi non presenti nell’elenco delle causali.I successivi campi da compilare sono strettamente collegati alla causale scelta in precedenza.
Ci sono poi da considerare alcune anomalie. Alcuni redditi percepiti dal lavoro autonomo non sono soggetti all’applicazione della ritenuta d’acconto ma vanno comunque dichiarati all’interno del modello di Certificazione Unica autonomi.
Di solito, queste particolarità riguardano perlopiù i lavoratori che rientrano nei regimi fiscali agevolati, i quali non essendo a conoscenza della richiesta spesso omettono questi dati ritrovandosi con un errore di fondo da correggere.
Sostituire il documento con uno rivisto e corretto
Per nostra fortuna, qualora dovessimo commettere un errore, abbiamo la possibilità di rimediare compilando una nuova Certificazione Unica autonomi. Basterà mettere una crocetta sulla casella “Sostituzione” e procedere a inserire nuovamente tutti i dati richiesti. Quando creiamo un nuovo documento di sostituzione tutti i dati precedentemente registrati verranno cancellati.
Una volta riportati i nuovi dati dovremmo fare altri due cambiamenti. Inserire “S” nel campo 9 relativo alla linea D e nella stessa linea ma nei campi 6 e 7 riportare il numero del protocollo inviato in automatico dai servizi telematici.
Gli operatori che non presentano il documento corretto o lo inviano in ritardo sono soggetti a una sanzione pari a 100€. Se il calcolo degli importi non sono corretti sarà il responsabile del controllo a quantificare l’aspetto fiscale in termini di sanzioni.
L’importanza di richiedere una consulenza fiscale per compilare la Certificazione Unica autonomi
In tale contesto vasto e complicato, è bene ribadire l’importanza di interfacciarsi con uno specialista in tema di fiscalità. Lo Studio Piazza sceglie di stare vicino agli imprenditori e ai professionisti che vogliono svolgere in maniera efficiente il proprio lavoro delegando le materie e le scadenze fiscali a una persona di fiducia.
Il professionista in questione si occuperà di redigere i documenti considerando i parametri lavorativi del richiedente. I documenti fiscali da compilare e spedire all’Agenzia delle Entrate, infatti, sono spesso irti di complessi meccanismi di riconoscimento delle tipologie di registrazione, sigle, eccetera.
Pertanto, per ovviare il problema di incorrere in pesanti sanzioni dovute alla mancata conoscenza di un argomento così vasto e in continua evoluzione, l’intervento di un esperto in materia si presenta come una salvezza capace di risanare in toto la lacuna professionale.