Il cocomero, o anguria, è il frutto di una pianta appartenente alle cucurbitacee, come il cetriolo e il melone. il cocomero è considerato un ortaggio, ma è comunemente consumato come frutto. L’etimologia del termine cocomero deriva dal nome scientifico latino “Cucumis citrillus”. Nel sud Italia solitamente si tende a chiamare il cocomero Mellone o Melone d’acqua. Al nord italia invece è più diffuso il termine Anguria, che deriva dal greco “angurion”, termine che indicava tutte le piante cucubirtacee.
DIFFICILE DA DIGERIRE?
Esiste la credenza che il cocomero sia un alimento poco digeribile, ma in realtà è un errore nato dalla pessima abitudine di servire il cocomero a fine pasto. Il cocomero contiene per il 90% acqua e ha circa 30 kcal per 100 g, ha un elevato indice di sazietà che lo rende particolarmente adatto a diete ipocaloriche.
Quindi mangiando una fetta di cocomero di circa 600 g, equivale ad assumere circa mezzo litro di acqua che diluisce i succhi gastrici rallentando la digestione. Basta provare a bere mezzo litro di acqua dopo un pasto, per verificare che chi rallenta la digestione non è il cocomero ma l’acqua.
L’ideale sarebbe consumare il cocomero lontano dai pasti, magari a metà mattinata o nel pomeriggio per merenda.