Vi stressa traslocare? Impacchettare tutto quel che possedete, assicurarvi di imballare le cose fragili con tutta la cura possibile e sperare che non vengano danneggiate, stilare infinite liste di controllo per non rischiare di scordare nulla, cercare di comporre gli scatoloni in modo che gli oggetti di prima necessità siano facilmente raggiungibili da subito… è una fatica decisamente significativa.
Ma provate a pensare – solo per un attimo – quanto vi stresserebbe girare per il vostro quartiere e notare che, di giorno in giorno, negozi sempre aperti sono di colpo chiusi, non c’è più neppure un’auto parcheggiata in strada, e addirittura cominciano a sparire interi edifici!
Perché vi proponiamo questo buffo esercizio mentale? Perché è esattamente così che il vostro gatto percepisce i giorni in cui vi preparate al trasferimento: ogni fila di libri che impacchettate è come una vetrina che svanisce, ogni libreria che smontate un palazzo che, di colpo, svanisce dall’orizzonte… e non importa se da Palermo si traslochi a Milano o se ci si sposti solamente da un quartiere all’altro della stessa città, per il vostro amico a quattro zampe lo stress rimane lo stesso. Come aiutarlo?
1. Se potete permettervelo, sia per costi che per logistica, spesso l’idea migliore consiste nel mandare il gatto in villeggiatura in un gattile per il periodo del trasferimento. Naturalmente, questo è fattibile solo se il trasloco è di breve distanza, e se disponete di una buona struttura nelle vicinanze; inoltre, c’è da considerare il fattore costo.
2. Preparate la gabbietta di trasporto per il vostro gatto. Probabilmente, l’animale è abituato ad associarla ad eventi non troppo gradevoli – come i viaggi dal veterinario – e quindi vi converrà rendergliela un po’ più appetibile, ad esempio ponendovi qualche giocattolo, o un po’ di cibo, perché l’istintiva antipatia si affievolisca; anche porvi qualcosa che abbia il tipico odore vostro e della casa – un lenzuolo, o un grembiule che era appeso in cucina – può essere utile.
3. Preparate la targhetta identificativa e applicatela al collare, per tutta la durata del trasloco. È bene indicare nome del gatto, vostro nome, un recapito telefonico e l’indirizzo della nuova casa. Un gatto che si smarrisce – e nella confusione, non è impossibile – è molto difficile da recuperare.
4. Il giorno del trasloco, vi converrà chiudere a chiave il gatto in una stanza già svuotata, e assicuratevi che nessuno vi entri. La confusione dei traslocatori che girano per casa e spostano tutti gli oggetti che conosce sarebbe molto più stressante, per il vostro animale, di questa breve prigionia.
5. Infine, nelle settimane prima del trasloco, specie se questo è su lunga distanza, abituate il gatto ai viaggi in auto. Dei semplici giretti, progressivamente più lunghi, gli renderanno l’automobile meno sconosciuta e “antipatica” e vi semplificheranno parecchio le cose il giorno del trasloco vero e proprio.