In Italia pubblichiamo più libri rispetto al passato, ma il numero di lettori non cresce. È la sintesi fatta dai dati Istat recenti che fotografano lo stato della lettura ma anche del mercato dell’editoria nel nostro Paese. Se è vero, quindi, che vengono pubblicano più libri, chi legge e chi edita è rimasto sostanzialmente lo stesso di un tempo.
Editoria, la situazione attuale del mercato
Nel 2017 secondo l’Istat c’è stata una chiara ripresa dell’editoria, rispetto al 2016, infatti, sono stati pubblicati il 9,3% in più di libri e stampate il 14,5% in più delle copie. La crescita si riferisce soprattutto ai grandi nomi editoriali, i piccoli e i medi editori invece continuano a stare in stand-by se non addirittura in leggera flessione. I “grandi” gruppi editoriali costituiscono più del 15% degli operatori del comparto e pubblicano più dell’80% di tutti i titoli presenti sul mercato. Più del 50% dei grandi editori opera nel Nord Italia e soltanto Milano concentra più di un quarto dei big. Tra i settori in crescita, l’editoria per ragazzi è quella con lo slancio maggiore, registrando un ottimo +29,2% per numero di titoli rispetto al 2016 e +31,2% per numero di tirature.
Aumentano i libri digitali
Un altro settore è molto interessante, ovvero quello dell’editoria digitale. Le piccole librerie indipendenti, ma anche gli store presenti sul web vengono oggi considerati gli strumenti di distribuzione più efficaci. Anche per questo forse aumenta il mercato digitale con 27 mila titoli presenti anche in formato e-book (clicca qui per conoscere i modelli kindle presenti sul mercato), con oltre il 70% di libri scolastici.
Chi sono i lettori italiani
Come dicevamo in Italia non aumenta il numero dei lettori, a causa soprattutto di un livello culturale medio-basso, ma anche di una scarsa educazione alla lettura fatta a scuola. Nel 2017, appena il 41% di chi ha più di 6 anni ha letto un libro – come minimo – e non per lavoro, grosso modo lo stesso dato del 2016. Sono soprattutto le donne a dimostrare più sensibilità e attenzione verso la lettura, fin da piccole e il maggior numero di appassionati si concentra nei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Altro zoccolo duro è quello degli over 55. Continuano, poi, le differenze geografiche: al sud legge 1 persona su 3 se non meno, al nord 1 su 2.