La vasca da bagno è un elemento d’arredo legato a un’immagine di indiscussa eleganza. Nel momento in cui si decide di includerla nell’arredamento della propria stanza da bagno, è naturale farsi domande su come sceglierla. I modelli in commercio sono numerosi. Vediamo, nelle prossime righe, quali sono i consigli a cui fare riferimento per orientarsi.
La vasca perfetta per il bagno piccolo
Il primo criterio da considerare quando ci si chiede come scegliere la vasca da bagno riguarda le dimensioni dell’ambiente in cui la si dovrà collocare. Non bisogna aver paura che il bagno sia troppo piccolo. In questi casi, molto frequenti, la scelta migliore prevede il fatto di orientarsi verso vasche di forma rettangolare. In questo modo, sarà più semplice incassarla in un angolo della stanza.
Chiaramente diversa è la situazione nei frangenti in cui il bagno è ampio. In questi casi, ci si può sbizzarrire nella scelta delle forme.
Il materiale
Al di là delle dimensioni e della forma, quando si sceglie la vasca da bagno bisogna fare il punto della situazione sul materiale. Qual è la soluzione migliore? Dipende da numerosi fattori, tra cui lo stile di arredamento e il tempo che si ha a disposizione per pulire.
Nei casi in cui si ha intenzione di arredare il bagno in stile classico e non si ha voglia di perdere tanto tempo con le pulizie di casa, la ceramica, un materiale che ha sempre il suo perché, è la scelta giusta.
Per apprezzare performance ottimali, resistenza e facilità di pulizia, si può optare, invece, per materiali compositi come Pietraluce, mix tra biossido di titanio, resina poliestere, allumina idrata, il tutto con un rivestimento in resina (se ti interessano vasche di questo materiale, puoi scegliere Flaminia Ceramiche per il tuo bagno, così da avere la garanzia di qualità che solo un brand con generazioni di storia alle spalle può offrire).
I vantaggi di materiali compositi come quello appena citato riguardano anche l’efficacia anticalcare amplificata rispetto ad altre soluzioni. Tutto questo si traduce in una maggior durata nel tempo.
Vasca freestanding
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno alla vasca incassata. L’alternativa opposta è il modello freestanding, ossia la vasca da collocare in mezzo alla stanza. Quando la si chiama in causa, la prima immagine che viene in mente è indubbiamente quella del bagno arredato in stile vintage.
Questo elemento d’arredo si presta molto bene anche ad altri stili di arredamento. Nei frangenti in cui, per esempio, si ama l’idea di arredare il bagno in stile minimal, si può scegliere una vasca freestanding quadrata o rettangolare, in modo da richiamare le forme nette tipiche del mood di arredamento sopra menzionato.
Anche se, nella maggior parte dei casi, si tende a scegliere la vasca freestanding quando si ha un bagno grande, così da collocarla al centro della stanza, nessuno vieta di acquistarla nei frangenti in cui, invece, la stanza da bagno ha una metratura ridotta.
La si può anche addossare a una parete. In tal caso, per valorizzare al massimo la bellezza del pezzo, il consiglio è quello di scegliere una vasca di forma ovale o rotonda.
Un suggerimento semplice ma capace di fare la differenza? Se il bagno è piccolo, una buona idea è quella di collocare la vasca davanti alla finestra e di posizionare, vicino al suddetto elemento d’arredo, uno specchio rettangolare, con il lato corto rivolto verso il pavimento.
Con questo semplice espediente, è possibile massimizzare la percezione visiva della stanza e creare un’atmosfera piacevole e rilassante.
Concludiamo con un focus sul materiale, facendo presente che, anche in questo caso, lo stile fa la differenza. In un bagno arredato in stile vintage o Shabby Chic, una vasca freestanding in ghisa non potrà che fare un figurone.