Dopo un anno impegnativo come la quinta superiore gli allievi si prestano a conseguire il diploma di maturità pensando che, una volta finiti gli esami, non dovranno mai più mettere piede nel loro vecchio liceo, ma non è così.
Difatti i neo maturati si ritrovano a doversi scontrare con la burocrazia italiana che serve per poter finalmente ritirare il diploma che attesta la fine del loro percorso di studi, procedura spesso tutt'altro che semplice se non si sa come procedere.
In cosa consiste il diploma vero e proprio
Il "diploma d’istruzione secondaria di secondo grado" o più comunemente solo diploma di maturità conferisce al maturando una prova ufficiale che dimostra il compimento dell'ultimo ciclo scolastico, quello del liceo per l'appunto.
Tempistiche
La prima cosa da sapere è che di norma deve passare un anno dalla fine del liceo prima che si possa presentare la richiesta per ritirare il diploma, quindi non avrebbe senso iniziare a provare ad ottenerlo subito dopo l'estate perché sarebbe solo una grossa perdita di tempo.
Chi può provare a prenderlo
Il diploma di maturità viene conferito a qualunque studente o studentessa che abbia terminato con successo il ciclo di 5 anni di studi presso un liceo o un istituto comparato, pubblici o statali che essi siano.
Alla fine dell'ultimo anno di studi, ogni studente che ha una media sufficiente (tendenzialmente nessuna materia con valutazione inferiore ai sei decimi, può sostenere l'esame di Stato o "esame di maturità".
L'esame è composto da tre (o quattro) prove scritte ed un colloquio orale, il punteggio delle prove verrà poi sommato ai crediti scolastici ottenuti dal candidato nell'ultimo triennio di studi per poi fornire per ciascun maturando un voto in centesimi. Il superamento con esito positivo dell'esame di Stato, condizione indispensabile per ottenere il diploma di maturità, è dato da una valutazione minima di sessanta centesimi.
Il conseguimento della maturità Italiana entra in vigore con effetto immediato non appena terminati gli esami e ricevuta una valutazione definitiva, pur non avendo ancora ritirato la copia cartacea del diploma, cosa che avviene solo vari mesi (12 tendenzialmente) dopo la data di esame.
Come ritirare fisicamente l'attestato?
Come tutti i documenti ufficiali, il diploma di maturità richiede un certo iter per poter ottenere la propria copia cartacea, esso comprende tra le altre cose il pagamento di tasse e moduli da compilare.
Tutto ciò per garantire l'autenticità dei documenti e costituire la prova che lo studente è effettivamente entrato in possesso del suo attestato.
La prima fase prevede di compilare la cosiddetta "domanda di rilascio".
C'è da dire che ciascuna scuola ha le sue tempistiche ma tendenzialmente tale richiesta può essere presentata formalmente solo dopo un anno dalla fine dell'esame.
Dopodiché i maturati devono depositare il modulo fornito dal "Ministero dell’Istruzione" e consegnarlo in segreteria presso il proprio istituto.
La seconda fase prevede il pagamento della "tassa di rilascio del diploma" per un importo di 15,13 Euro
Il pagamento può essere saldato tramite bollettino da versare in posta con causale "tassa scolastica".
Si consiglia caldamente di preservare una copia della ricevuta
Una volta depositata la domanda e incassato il bollettino ci sarà concesso ritirare l'attestato ufficiale presso la scuola dove è stato conseguito l'esame, attestato che ci conferisce il titolo di maturati, titolo che non ha una scadenza e da accesso a varie opportunità di studio di genere superiore o di lavoro, soprattutto nel caso degli istituti, e nel caso di concorsi pubblici, i quali lo hanno quasi sempre tra i requisiti minimi ed indispensabili per potervi accedere
Diploma di laurea e studi universitari
La maturità è chiaramente un requisito indispensabile per potersi iscrivere all'università, ma come già detto in precedenza il diploma vero e proprio non ci sarà di certo rilasciato in tempo per poter essere presentato ad un eventuale università a settembre, per questo motivo sarà sufficiente dichiarare di aver conseguito l'esame per potersi iscrivere e poi sarà l'università a verificare tali affermazioni.