Il coding scuola infanzia è uno fra i temi più discussi degli ultimi tempi. Con il termine coding si intende il pensiero computazionale che, ad oggi, non è più solamente materia degli ingegneri, ma riguarda anche bambini, bambine e ragazzi.
Cos’è il coding scuola infanzia
Cos’è il coding scuola infanzia? Per capirlo dobbiamo fare riferimento al pensiero computazionale. Si tratta di una strategia chiara, operativa e logica di pensiero che si utilizza per risolvere dei problemi in un modo nuovo, creativo e personale, utilizzando la pianificazione di una precisa strategia d’azione.
Era il 2006 quando in un articolo Jeannette Wing, celebre scienziata informatica, decise di porre all’attenzione di tutta la comunità scientifica il “coding”. Definì questo aspetto parlando delle abilità di scrivere, contare e leggere, fondamentali per affrontare la vita di tutti i giorni. Il coding oggi viene inteso come una sorta di nuova lingua che permette di dialogare con un pc, fornendogli, in modo molto veloce e semplice, comandi e compiti.
Ciò vuol dire che se i più piccoli giocano insieme a programmare, impareranno, allo stesso tempo, a utilizzare la logica per poter risolvere i problemi, sviluppando il pensiero computazionale, ovvero un processo creativo e logico che consente di scomporre in varie parti un problema complesso per poterlo affrontare facilmente un pezzo per volta. In questo modo pure i piccoli potranno risolvere dei problemi considerati da grandi, diventando dei protagonisti nella rivoluzione tecnologica.
Come funziona il coding
A partire dai sei anni i bambini possono usare tablet e pc per realizzare giochi interattivi e mettere in atto azioni per raggiungere degli obiettivi. Esistono vari esercizi che consentono di sviluppare tale pensiero e che cambiano a seconda dell’età.
In Italia si è iniziato a parlare sempre di più di coding a partire dal 2015 quando il Ministero dell’Istruzione ha annunciato l’avvio del Piano Nazionale della Scuola Digitale. Al suo interno è ricompreso anche il famoso progetto “Programma il Futuro” che ha come obiettivo quello di favorire l’ingresso nella scuola primaria del pensiero computazionale. Il coding infatti è ormai da tempo considerato uno strumento fondamentale per favorire lo sviluppo e la crescita dei più piccoli.
A partire dal 2015 le scuole hanno iniziato a fornire agli studenti i primissimi concetti legati all’informatica grazie ad attività di gruppo e giochi. Dal 2022 il coding è divenuto fondamentale nella scuola d’infanzia e in quella primaria, rappresentando anche un elemento chiave per la formazione dei docenti.
Gli insegnanti infatti sono chiamati da tempo a confrontarsi con questo nuovo tipo di formazione che ha anche un valore molto importante se inserito nel curriculum. Le primissime nozioni di coding si possono apprendere già a partire dalla scuola dell’infanzia. Come? Semplicemente giocando e imparando a programmare e favorire il pensiero computazionale. Mettono in atto dei processi creativi per poter risolvere un problema e superare un particolare ostacolo.
Nella scuola elementare invece i bambini si possono coinvolgere in attività più complesse di coding, ad esempio la realizzazione di un gioco oppure altri lavori particolari che regalano grande soddisfazione non solo agli alunni, ma anche ai docenti.
Dove seguire corsi coding scuola infanzia
Le certificazioni informatiche per graduatorie docenti su Paleos sono una garanzia di ottimi risultati e permettono di ottenere un riconoscimento in questo settore di studio. Paleos è un ente formativo accreditato MIUR che fornisce formazione del personale docente ai sensi della DM 170/2016. Corsi e Certificazioni informatiche riconosciute dal MIUR valide per le graduatorie docenti. Sul portale è possibile scegliere tra più di 40 corsi di formazione online su:Coding infanzia; Coding scuola primaria; Coding scuola secondaria; Google Education; Stampa 3D; STEAM Education.