Da diversi anni a questa parte, si sta discutendo sull’importanza di rinnovare i programmi scolastici. Anche se nelle scuole lavorano donne e uomini che profondono un grande impegno nelle loro mansioni quotidiane, è innegabile come, sotto numerosi aspetti, sia necessario concretizzare dei cambiamenti.
Nulla di strano! La società in cui viviamo, infatti, è all’insegna della complessità ed è cruciale che la scuola rifletta tutte le sue sfaccettature. Da tempo si dibatte sulle materie che sarebbe il caso di includere nei programmi scolastici. Nelle prossime righe, ne vediamo assieme cinque.
Crescita personale
La crescita personale è un mondo estremamente ampio, più che una disciplina, un approccio alla vita che si basa sulla ricerca continua delle risorse più utili per auto migliorarsi (su questa pagina puoi trovare un articolo esaustivo in cui si spiega bene cosa è).
Impararla a scuola è utile perché permette, fin dalla prima infanzia, di maturare la consapevolezza del fatto di essere artefici della propria esistenza nel bene e nel male e che il cervello ha tutti gli strumenti per adattarsi alle sfide che la vita mette in primo piano.
Educazione finanziaria
Una ricerca, resa pubblica nel 2018, curata da Banca d’Italia e dal titolo Measuring the financial literacy of the adult population, ha portato l’accento sul fatto che, rispetto al resto del mondo, gli italiani sono molto indietro nel campo dell’educazione finanziaria.
Si tratta di un aspetto nodale per orientarsi nel mondo d’oggi che, rispetto a diversi decenni fa, è cambiato totalmente dal punto di vista della gestione delle entrate, dei risparmi e del lavoro.
Possedere nozioni di educazione finanziaria è importante perché permette di far lavorare i soldi nel corso del tempo e di avere maggiori probabilità di riuscire a crearsi una rendita, seppur piccola, per la vecchiaia.
Bisogna tenere conto del fatto che, oggi come oggi, è impossibile pensare alla previdenza come si faceva in passato, considerandola una certezza per gli anni dell’età avanzata.
I sistemi previdenziali, infatti, sono in profonda crisi, motivo per cui è cruciale padroneggiare le nozioni di educazione finanziaria, così da farsi trovare pronti al momento in cui non si avrà più l’età per lavorare o il proprio lavoro sarà interessato da trasformazioni profonde (vedi l’impatto dell’intelligenza artificiale).
Psicologia
La psicologia è una scienza con numerose sfaccettature. Quando la si chiama in causa e si parla della sua inclusione tra le materie studiate sui banchi di scuola, un doveroso cenno va dedicato alla sua utilità ai fini dell’aumento della motivazione e dell’intelligenza emotiva.
La capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni è una skill preziosa nel mondo del lavoro, nonché una competenza che, in un universo che, come già detto, vede l’intelligenza artificiale avanzare a marce forzate, distingue l’essere umano da qualsiasi macchina.
Tecniche di apprendimento
Dalle mappe mentali alle mappe concettuali, sono numerose le tecniche di apprendimento che possono essere chiamate in causa e che fanno la differenza quando si tratta di studiare nuovi argomenti sia sui banchi di scuola, sia per piacere (non bisogna mai smettere di formarsi, a prescindere dal lavoro che si fa e dall’anno scritto sulla carta di identità).
Gestione del tempo
Il tempo è un bene esauribile, ma ha anche un’altra caratteristica: è uguale per tutti. C’è chi sa gestirlo, e chi no. La seconda situazione, parliamoci chiaro, è oggi accentuata dalle fonti di distrazione che sono gli smartphone.
Avviare, fin dall’età scolare, i più giovani alla padronanza delle tecniche di gestione del tempo – il batching e il metodo del pomodoro sono tra le più famose – consente loro di essere più produttivi a scuola e nel lavoro e, di riflesso, di avere un rischio minore di andare incontro a momenti di frustrazione o, ancora peggio, di burnout.